Accusati di aver estorto 11.500 anziché 20.000, somma richiesta inizialmente, i due sono finiti sotto processo.

Quando la realtà supera la finzione. Potremmo definire così gli episodi accaduti all’interno della Caritas Diocesana di Foggia, aventi come attori l’ex direttore della stessa Caritas e due uomini, A.D. e L.M., entrambi di 40 anni, quest’ultimi accusati di estorsione.

Sarà presente anche il vescovo di Foggia, monsignor Vincenzo Pelvi, come testimone nel processo nel Tribunale di capitanata che intende capire se fosse a conoscenza dei fatti o meno.

I due uomini sono accusati di aver estorto  11.500 euro al sacerdote con l’intimidazione di diffondere i video dal contenuto hard, nei quali si vedeva il prelato mentre compiva atti sessuali con uno dei due.

I due si definiscono innocenti e anzi rincarano la dose. Accusano il prete di aver abusato della minoranza fisica di A.D..
Proprio L.M. si scaglia contro il prelato per non aver avuto compassione nei confronti dell’amico con handicap.

Il Tribunale ha accettato le istanze dell’avvocato di L.M., Michele Sondrio, di ascoltare in aula Pio e Amedeo, nonché l’inviato delle Iene Pablo Trincia.

Lo stesso Sondrio afferma: “Pio e Amedeo, così come Pablo Trincia delle Iene, erano stati contattati dal mio cliente subito dopo essere entrato in possesso dei video compromettenti, perché voleva che tutti sapessero cosa era accaduto e voleva in qualche modo vendicare l’amico disabile”.

Ricordiamo che la questione relativa ai video hard risale al periodo che intercorre tra dicembre 2017 e marzo 2018.

Uno dei due indagati girò dei filmati, oggi al vaglio degli inquirenti, nei quali il sacerdote appagava i suoi desideri sessuali con la persona affetta da grave deficit cognitivo.

La prossima udienza è fissata per il giorno 14 settembre 2021.

Fabiano Daniele