Calcio Foggia: “atto intimidatorio non è dei foggiani”

Nella notte tra domenica e lunedì, la Jeep Renegade del capitano rossonero Davide Di Pasquale è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco.

L’atto intimidatorio accaduto all’interno dello stadio Pino Zaccheria di Foggia fa seguito alla sconfitta contro il Lecco costata ai foggiani la permanenza in serie C, partita a cui il capitano non ha preso parte.

Ignota l’identità dei pistoleri, sull’ accaduto indagano Digos e polizia di stato.

Intanto Di Pasquale rompe il silenzio e dice la sua con un post su Instagram: “Innanzitutto vorrei ringraziare i tantissimi messaggi che mi sono arrivati per l’accaduto dell’altro giorno, un gesto inqualificabile che non merita altre parole.

Ma una cosa ci tenevo a dirla: sono più che sicuro che la Tifoseria foggiana non c’entra nulla con questo episodio! In questi due anni ho conosciuto persone fantastiche, generose e altruiste, disposte ad aiutarti in ogni situazione” scrive il capitano cogliendo l’occasione di ringraziare per la professionalità e l’impegno i “ragazzi, Compagni, Fratelli che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo profuso in tutta la stagione calcistica.

Un grazie a tutto lo staff tecnico e sanitario che non hanno mai fatto mancare il loro apporto! La delusione per la finale è tanta , meritavamo l’ultima grande gioia ma a volte non conta il traguardo ma ciò che provi mentre lo percorri” conclude Di Pasquale.

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