Boss ucciso, è faida sul Gargano

È Francesco Pio Gentile, 51enne pregiudicato di Mattinata, elemento di spicco del clan Romito a capo dell’area di Manfredonia, l’uomo sparato alle spalle con un fucile calibro 12.

Freddato nella serata di ieri per strada in una via prossima alla sua abitazione a Mattinata, vicino al mattatoio comunale, un solo colpo penetra il petto e il cugino dei fratelli Romito e a terra.

Via alle indagini: i carabinieri del reparto operativo di Foggia, coordinati dalla Dda di Bari, hanno già ascoltato persone vicine alla vittima, eseguito una dozzina di perquisizioni e 6 stub a pregiudicati che risiedono tra Monte Sant’Angelo, Vieste e Manfredonia.

L’occhio degli inquirenti cade anche sulla data dell’omicidio, il 21 marzo: lo scorso anno infatti Marco Raduano, 34enne capoclan di Vieste e braccio destro di Angelo Notarangelo, scampò ad un agguato vicino alla sua abitazione, 2 anni fa, stesso giorno, Giuseppe Silvestri, legato ai Li Bergolis, fu assassinato mentre era alla guida del proprio Fiat Doblò verso la sua masseria alla periferia di Monte Sant’Angelo.

Simbologia mafiosa – commentano gli inquirenti -, ‘date ricordate’ sono un classico soprattutto tra i clan della mafia calabrese”.
Il timore è che l’omicidio potrebbe essere causa o conseguenza di una faida tra i clan Romito e Li Bergolis.

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