Metta: “Perché Ager non apre impianto di Biostabilizzazione?”

La situazione relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti è grave ed emergenziale, ma appare ancor più grave non utilizzare un impianto recentemente realizzato, causando un ingente esborso di risorse pubbliche ed aggravio di imposte per i cittadini.

II Presidente del Consorzio di Igiene Ambientale Bacino FG/4, Francesco Metta, in accordo con tutti i Sindaci aderenti al Consorzio, stamane ha inviato una lettera al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’A.GE.R Puglia e alla Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia per richiedere un intervento temporaneo di tipo extra ordinem per l’immediata attivazione dell’impiantistica per la biostabilizzazione dei rifiuti e, nelle more, il rilascio di provvedimenti autorizzativi ordinari.

“Tra gli impegni assunti dalla A.GE.R. in Prefettura si concordava il riavvio dell’esercizio dell’impianto di Biostabilizzazione mediante provvedimento extra ordinemda parte della Regione Puglia nelle more dell’espletamento della procedura di autorizzazione da avviare a cura della stessa A.GE.R. avente ad oggetto l’impianto di trattamento meccanico biologico, il 6° lotto di discarica  di servizio, l’impianto di compostaggio e la piattaforma di trattamento da rifiuti da raccolta differenziata – dichiara Metta -. In data 3 Agosto il presidente Emiliano rilevò la pubblica utilità dell’impianto di TMB di Forcone-Cafiero, nonché la sussistenza di obiettive ragioni di necessità ed urgenza,  adottando un’ordinanza per un periodo transitorio di soli 45 giorni affidando la gestione ad ASECO.

In data 11 Settembre è terminata la brevissima efficacia temporale dell’Ordinanza n. 2 del 3 agosto 2018 nella consapevolezza che non si possono certamente considerare scongiurati tutti i rischi di natura igienico-sanitaria e ambientali esistenti.

Oggi abbiamo un impianto di Biostabilizzazione  perfettamente funzionante  grazie all’intervento di Aseco che ha effettuato investimenti di denaro pubblico il cui rimborso era previsto attraverso l’introito di una quota parte della tariffa stabilita, un impianto nuovo, moderno, efficace ma chiuso

Dal 12 Settembre siamo costretti a conferire i rifiuti presso l’impianto CISA di Massafra per disposizione della A.GE.R con un notevole differenza economica. Il Comune di Cerignola, sulla scorta dei documenti contabili pervenuti, pagherà una differenza di circa 1 milione 700 mila euro annui rispetto a quanto spendeva conferendo i rifiuti nel TMB di Forcone-Cafiero.

La situazione relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti è grave ed emergenziale, ma appare ancor più grave non utilizzare un impianto recentemente realizzato, causando un ingente esborso di risorse pubbliche ed aggravio di imposte per i cittadini. Queste le motivazioni che  mi portano a chiedere un intervento temporaneo di tipo extra ordinem, per l’immediata attivazione dell’impiantistica e, nelle norme, il rilascio dei provvedimenti autorizzativi ordinari” conclude il presidente Metta.