Sciolto il Comune di Foggia per mafia

La notizia era nell’aria. Il Comune di Foggia è stato sciolto per mafia. Lo stesso destino era toccato ai Comuni di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Cerignola e Manfredonia.

La notizia tanto attesa è arrivata. Il Comune di Foggia è stato sciolto per mafia. La decisione è stata resa ufficiale nel corso del Consiglio dei Ministri, tenutosi oggi.

La ministra Lamorgese dopo aver letto la relazione, ha deciso di procedere per lo scioglimento.

Il 9 marzo, era giunta in città la Commissione d’accesso agli atti, inviata dal Viminale per verificare eventuali infiltrazioni e condizionamenti dei clan all’interno dell’ente.

Lo stesso destino che ha visto oggi protagonista il Comune di Foggia, precedentemente era toccato ai Comuni di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Cerignola e Manfredonia.

Il lavoro della Commissione, che sarebbe dovuto durare più di 6 mesi, è durato in realtà solo 4 mesi.

La relazione con il risultato degli accertamenti è stata affidata al prefetto di Foggia, Carmine Esposito che ha stilato il documento finale con le motivazioni che hanno portato allo scioglimento.

Ora però c’è anche il sigillo del Governo. Questa rappresenta una decisione storica, non era mai successo infatti che il Comune di un capoluogo pugliese venisse sciolto per mafia.

Al comando dovrebbe restare Marilisa Magno. Il commissariamento dovrebbe durare per almeno un anno e mezzo, poi si dovrebbe tornare al voto.

Sfuma l’idea delle elezioni in città a ottobre. Foggia si appresta a vivere l’ennesimo periodo difficile, dopo quello che ha visto coinvolto il sindaco Landella e la precedente amministrazione.

Da valutare la questione criminalità, che nel territorio dauno, ha assunto ormai, un potere smisurato e illimitato.

Fabiano Daniele
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