Usura ed estorsione, in manette commerciante di Cutro

Approfittando della gestione della propria  attività commerciale, adescava vittime della crisi economica a cui, in cambio di credito, chiedeva a garanzia la carta del reddito di cittadinanza. In manette 61enne di Cutro e ancora al vaglio le posizioni di diverse persone incappate nella rete dell’usuraio.

Nel pomeriggio di ieri i militari della Stazione di Cutro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Ines Bellesi, nei confronti di M.A., 61enne originario di Cutro, titolare di un esercizio commerciale. Al destinatario del provvedimento restrittivo vengono contestati i reati di usura e di tentata estorsione. 

Le complesse ed articolate indagini, iniziate verso la fine dello scorso anno e rese ancora più difficoltose dal silenzio delle vittime, hanno fatto luce su un presunto giro di usura che avrebbe il punto nevralgico nell’esercizio commerciale  dove   il 61enne, approfittando  della gestione della propria  attività commerciale, aveva  la possibilità di adescare le proprie vittime, le quali, a garanzia  della restituzione del credito, erano costrette a lasciare la carta del reddito di cittadinanza al  proprio  aguzzino, che la utilizzava indebitamente. 

La gravità degli episodi documentati, in particolar modo nel contingente periodo di emergenza sanitaria che tanto sta condizionando particolari categorie sociali più deboli, induce l’Arma dei Carabinieri a rinnovare l’appello a denunciare sempre ogni sopruso e a non cedere ad alcun ricatto.

Le  indagini  proseguono  perché sarebbero ancora al vaglio degli investigatori le posizioni di diverse persone incappate nella rete dell’aguzzino.

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