Rave Party finisce tra arresti e deferimenti

Lavello (PZ): 13 brindisini partecipanti a rave party denunciati per danneggiamento, invasione di terreni o edifici e deturpamento e imbrattamento di cose altrui.

I Carabinieri della Compagnia di Venosa (PZ), al termine di attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà 107 persone, per i reati di danneggiamento, invasione di terreni o edifici e deturpamento di cose altrui. I fatti si riferiscono al rave party svoltosi in contrada Falcone tra la serata dell’8 e la mattinata del 9 dicembre u.s. all’interno di un capannone industriale in disuso e nell’annesso terreno di proprietà di un’azienda del luogo.

Al rave party lucano hanno partecipato oltre 300 persone dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Campania. Tra i 107 denunciati, 13 risiedono in provincia di Brindisi, 3 a Brindisi: R.O. classe 1976, D.J classe 95 e B.F.A. classe 1995, tre di Fasano C.O. classe 1999, O.F. classe 1998, e C.A. classe 1997, 2 a Cisternino: P.A. classe 1997 e B.G. classe 1990, 1 di Mesagne: B.C. classe 1981, 1 di Ceglie Messapica: B. A. classe 1987, 1 Villa Castelli: I.M. classe 1996, 1 San Vito dei Normanni: D.T. classe 1979; S.P. classe 1993 di San Pancrazio Salentino.

Tra i denunciati, il mesagnese risulta aver partecipato al rave party di Capodanno 2018 in contrada Pergola di Francavilla Fontana. Nella circostanza la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana deferì per gli stessi reati 200 persone. L’evento di Francavilla Fontana ebbe comunque una caratura internazionale, infatti i protagonisti oltre che da varie regioni d’Italia, provenivano da altre nazioni europee quali Romania, Francia, Gran Bretagna, Venezuela, Svizzera e Bielorussia e avevano deciso di festeggiare il nuovo anno in quell’area, individuando nella masseria di contrada Pergola la location ideale, dove allestirono un’impalcatura lunga 5 metri e alta 3 metri, sulla quale collocarono il potente impianto di amplificazione con grossi altoparlanti dal quale irradiavano musica assordante. Anche l’aspetto alimentare e delle bevande non venne trascurato, considerata la massiccia presenza di taniche di vino e altri alcolici, nonché la singolare figura di un pizzaiolo che aveva allestito un punto di cottura con un forno portatile per sfornare pizze.

 

San Michele Salentino: 42enne deve espiare una condanna a 10 mesi di reclusione per reati commessi in Reggio Calabria, relativi alle armi, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno tratto in arresto VILLANI Alberto 42enne residente in San Michele Salentino. L’uomo è stato colpito dal provvedimento di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Calabria, dovendo espiare la pena residua di 10 mesi e 19 giorni di reclusione. La pena originaria era di anni 2 e mesi 4 di reclusione per i reati di ricettazione detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo e di arma clandestina, nonché per detenzione abusiva di armi, eventi commessi in località ignota e Reggio Calabria nell’agosto 2015. Il Villani che ha già scontato 1 anno 5 mesi e 11 giorni di custodia cautelare in carcere, il residuo pena dovrà espiarlo in regime di detenzione domiciliare.

 

Mesagne: 33enne del luogo custodiva 22 dosi di stupefacente sul lastrico solare confinante del vicino, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di San Vito dei Normanni, hanno tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione al fine di spaccio di stupefacente MITRUGNO Daniele classe 1985 del luogo. L’uomo è stato fermato dai militari nella prima mattinata appena uscito di casa, per un controllo e ha da subito assunto un atteggiamento di sorpresa, mostrandosi particolarmente nervoso ed agitato tanto da far ragionevolmente ritenere che nascondesse addosso qualcosa di illecito. L’interessato è stato quindi invitato a consegnare eventuale sostanza stupefacente detenuta ma, a tale richiesta ha riferito di non averne, mostrandosi ulteriormente agitato a causa di quel repentino controllo. A quel punto, stante l’atteggiamento del soggetto i militari hanno deciso di procedere ad una formale perquisizione dell’abitazione.

Nel corso della stessa è stata rinvenuta dal personale operante sul lastrico solare dell’abitazione confinante con quella perquisita, separato da quest’ultimo da un muretto di delimitazione realizzato in conci di tufo alto una sessantina di centimetri, 2 involucri di sostanza stupefacente. Entrambi gli involucri in plastica contengono complessivamente 22 dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish e si presentano asciutti, privi di qualsivoglia umidità e a brevissima distanza dal predetto muretto. Alle contestazione mosse dai militari l’arrestato si è assunto la paternità della droga rinvenuta. Lo stupefacente è stato quindi sottoposto a sequestro penale. L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Brindisi: si reca in caserma alla guida della sua autovettura per denunciare le percosse subite dall’ex fidanzata nonostante fosse ubriaco e ne esce con un deferimento a suo carico per guida in stato di ebbrezza alcolica e il sequestro dell’autovettura ai fini della confisca.

Poco dopo la mezzanotte si è presentato negli uffici della Stazione Carabinieri di Brindisi Centro un 36enne del luogo e dopo aver parcheggiato la sua vettura, una Volvo V50, nonostante in un evidente forte stato di ebbrezza, ha insistito a formalizzare denuncia nei confronti della sua ex fidanzata. La donna con cui aveva avuto una relazione sino a pochi mesi prima, e con la quale ha asserito di essere rimasto in buoni rapporti, lo aveva invitato a cena, nel corso della quale ne era scaturita una discussione alquanto animata, a seguito della quale l’uomo ha riferito di essere stato schiaffeggiato e graffiato. Dopo aver formalizzato la denuncia nel corso della quale è emerso l’evidente stato di ebbrezza alcolica dell’uomo, rilevato dall’alito e da un eloquio non perfettamente efficace, pertanto ricorrendone le circostanze è stato deferito in stato di libertà per guida sotto l’influenza dell’alcol. Infatti, sottoposto ad accertamenti mediante l’uso dell’apparato etilometro è stato riscontrato positivo all’alcol con un tasso pari a 2,43 G/L la prima prova e 2,34 G/L la seconda prova. La patente gli è stata contestualmente ritirata e la vettura è stata sottoposta a sequestro. La norma di riferimento per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza è l’art.186 del codice della strada che punisce le condotte di chi guida in stato di ebbrezza alcolica. Le sanzioni, previste variano a seconda del tasso alcolemico riscontrato, vi sono infatti tre soglie: la prima per valori superiori a 0,5g/l e non superiori a 0,8g/l (grammi/litro) contempla una sanzione di natura amministrativa pecuniaria con la depenalizzazione dell’illecito e la sospensione della patente di guida da tre a sei mesi; la seconda con un tasso alcolemico superiore a 0,8g/l e non superiore a 1,5g/l integra una contravvenzione punita con le pene congiunte dell’ammenda e dell’arresto e la sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno; la terza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l è punita con sanzioni congiunte dell’arresto e dell’ammenda comminate in misura maggiore rispetto alla seconda soglia e la sospensione della patente di guida da uno a due anni. Alle sanzioni più afflittive previste dalla terza soglia si aggiunge la confisca obbligatoria del veicolo con il quale è stato commesso il reato – salvo che non appartenga a persona estranea al reato –. La confisca è l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato. Il legislatore ha altresì previsto un aggravamento della pena, nel caso in cui il conducente in stato di ebbrezza provochi un sinistro stradale; ed ancora considerato l’allarme sociale connesso alle condotte che si verificano in orario notturno è stata prevista specifica aggravante che si applica nel caso in cui la guida in stato di ebbrezza venga commessa tra le 22 e le 7.

 

Mesagne: tentano di salire sull’autobus senza il titolo di viaggio, rifiutandosi di fornire indicazioni sulla propria identità personale, denunciati. Per il maggiorenne avviata la procedura di espulsione.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne al termine degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà 2 cittadini di origine senegalese per falsa dichiarazione a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale. In particolare i due giovani, un minore di anni 17 e un maggiorenne di 20 anni entrambi sprovvisti di valido titolo di viaggio hanno tentato di salire a bordo dell’autobus di linea della società S.T.P. tratta Mesagne-Brindisi. Nella circostanza hanno opposto resistenza all’autista che li ha invitati a scendere, nonché hanno fornito false generalità ai militari successivamente intervenuti. Per il maggiorenne è stata avviata la procedura di espulsione mentre il minore è stato riaffidato ad una comunità di Mesagne dove è domiciliato.

 

Cellino San Marco: 31enne del luogo con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria denunciato per ricettazione.

I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione un 31enne del luogo. L’uomo già protagonista di una serie di vicende di natura penale per delitti contro il patrimonio, a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di uno smartphone marca Wiko modello Jerry, denunciato provento di furto alla Stazione Carabinieri di Campi Salentina dal proprietario un 60enne di Guagnano. L’oggetto riconosciuto è stato restituito all’avente diritto.

 

Brindisi: 20enne operaio alla guida della propria autovettura, a seguito di sinistro stradale senza feriti in cui è rimasto coinvolto, sottoposto ad accertamenti è stato riscontrato positivo ai cannabinoidi, denunciato. La patente è stata ritirata e l’autovettura sequestrata.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi a conclusione degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà un disoccupato 20enne del luogo per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti. Il giovane alla guida della propria vettura una fiat punto, alle ore 00.30 a seguito di sinistro stradale senza feriti avvenuto in Viale Commenda angolo via Imperatore Augusto, è stato sottoposto ad accertamenti finalizzati all’eventuale verifica della guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, è stato riscontrato positivo all’uso di cannabinoidi. Allo stesso è stata ritirata la patente di guida e l’autoveicolo sequestrato ai fini della confisca. Infatti, con la sentenza di condanna è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che non appartenga a persona estranea. La confisca è l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato.

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