Foggia, nuovo direttivo nelle professioni sanitarie

Si sono concluse le procedure elettorali con l’insediamento dei consiglieri neoeletti e con la distribuzione delle cariche istituzionali del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Tecnici di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione per il quadriennio 2020-2024.

Il dott. Giulio Conticelli ricoprirà la carica di presidente, la dott.ssa Amalia Bisceglia ricoprirà la carica di vicepresidente, il dott. Pietro Fania ricoprirà il ruolo di tesoriere, il dott. Angelo Luca Petito ricoprirà il ruolo di segretario. I consiglieri saranno: Buccinotti Maria Carmela, D’andrea Raffaella, D’errico Francesco, Fania Pietro, Fini Michele, Guerrieri Salvatore, Lorusso Ivana Rita, Patrizio Antonio, Sereno Fabio, Tolve Francesco. I revisori dei conti: Cisternino Grazia, Francioso Angela, Gallicchio Maria Grazia.

A tutti i candidati, eletti e non eletti, va il ringraziamento per l’impegno e l’entusiasmo che hanno profuso nella competizione elettorale. Un ringraziamento agli elettori che si sono recati alle urne permettendo il raggiungimento di un’affluenza record di votanti con circa il 28%. Ai Consiglieri proclamati, l’onere e l’onore di assumere il ruolo istituzionale con spirito di colleganza per un’azione lungimirante per il futuro delle varie Professioni.

Abbiamo bisogno di Professionisti rispettosi delle differenze, uniti ed inclusivi in una cornice di rispetto per l’Altro, a partire dal Consiglio Direttivo che la rappresenta in tutte le sue declinazioni. La macchina della comunicazione spasmodica e del consenso attraverso la mistificazione dei ‘social’ e le parole ostili, che spesso vengono lanciate senza contenimento, non facilitano il clima costruttivo che l’Ordine e le Professioni meritano.

Le continue campagne di propaganda manipolatoria e le permanenti conflittualità distruttive ostacolano il reciproco riconoscimento e la modulazione delle differenze, allontanano dal responsabile mandato di tutela del bene comune e dell’interesse per la Comunità, scoraggiando qualsiasi sforzo inclusivo. Essere portatori di visioni diverse non è preclusivo, anzi rappresenta una risorsa da valorizzare.

Il linguaggio politico degli anni ’70 creò un neologismo paradossale “le convergenze parallele”, metafora di un punto di incontro possibile.
Riteniamo che questo ossimoro possa trovare risposta in un metodo di lavoro in grado di ascoltare e capire l’interesse della collettività.

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