‘Cerignola Enterprise’: 13 in manette per furti e spaccio

Agenti della squadra mobile di Foggia e Cerignola impegnati stamane nell’applicazione di misure cautelari nei confronti di 13 persone, 8 in carcere, 5 ai domiciliari, tra cui alcuni pregiudicati di Cerignola, accusati, a vario titolo, di furti e spaccio di sostanze stupefacenti. 

Gli indagati, uno dei quali ancora ricercato, fanno parte di 3 distinti gruppi criminali. Un primo accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, perlopiù hashish nel comune di Cerignola, un secondo dedito ai furti d’auto con il cosiddetto cavallo di ritorno e un terzo specializzato in furti nei capannoni commessi non solo nel territorio cerignolano, ma anche al Nord Italia.

Le indagini della Squadra Mobile e dal Commissariato di PS di Cerignola hanno individuato le durature frequentazioni tra i componenti, ricostruito l’associazione criminale, individuato la loro base logistica e anticipato altri ‘colpi’ progettati tra cui uno legato all’ottone.

A dare il via alle investigazioni il tentato omicidio di Leonardo Digirolamo il 6 aprile 2018 che, attraverso il coinvolgendo di alcuni indiziati, accese un faro su un allarmante spaccato criminale nell’area cerignolana dedito ai tre settori delinquenziali. Primo passo fu l’accertamento di una intensa attività di spaccio in un box in via Policoro a Cerignola i cui frequentatori hanno portato fino ad alcuni componenti già coinvolti negli anni ’90 nell’operazione ‘Cartagine’, ieri protagonisti di una maxi operazione della DIA per il sequestro di beni immobili, mobili registrati, natanti, aziende agricole e commerciali e rapporti bancari, ed ora legati ad una batteria dedita al furti di derrate alimentari e di auto con la modalità del ‘cavallo di ritorno’. Tante le vittime che hanno omesso di denunciare i fatti.