Brindisi, carabinieri contro droga

A Francavilla Fontana arrestato ambulante 22enne: aveva in casa 1.795 euro in contanti e 90 grammi tra hashish e marijuana suddivisi in dosi.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Francavilla Fontana, nel corso di un’operazione di Polizia Giudiziaria per il contrasto dello spaccio di stupefacente, hanno tratto in arresto Gasbarro Italo 22enne del luogo. Nell’ambito dell’attività, i militari hanno operato una perquisizione locale all’interno dell’abitazione situata al primo piano con annesso terrazzo. All’interno di una scatola di cartone di colore rosso e nero inserita in un mobile collocato in uno stanzino e nelle tasche di due giubbini posti nella cappottiera sono state rinvenute complessivamente 20 dosi di hashish per un peso complessivo di 86 grammi, nonché una dose di marijuana del peso di 3,17 grammi. Sempre nel contenitore in cartone è stato rinvenuto un bilancino di precisione funzionante un coltello intriso di stupefacente e 39 bustine trasparenti in cellophane vuote. Nelle tasche laterali di un giubbotto la somma di denaro contante pari a 1.795 euro provento dell’attività illecita di spaccio di stupefacente. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. Espletate le formalità di rito, Gasbarro Italo è stato associato nella casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Ceglie Messapica: 41enne tecnico informatico deteneva stupefacente nel laboratorio di riparazione e vendita, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, nel corso di un’operazione di Polizia Giudiziaria effettuata in città e finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacente, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Ligorio Angelo, 41enne del luogo. Nel corso dell’attività i militari hanno operato una perquisizione locale all’interno dell’attività commerciale gestita dall’indagato di riparazione e vendita di componenti di informatica.

Durante l’esecuzione dell’atto è stato rinvenuto un contenitore in plastica all’interno del quale erano stati celati un involucro di cellophane trasparente contenente 25 grammi di marijuana suddivisa in pezzi, nonché un involucro in cellophane trasparente contenente un pezzo unico di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di 9 grammi, nonché altri due pezzi della stessa sostanza per un totale di 1 grammo. Altresì sono stati rinvenuti vari ritagli di cellophane di colore bianco di forma circolare nonché un bilancino di precisione. La perquisizione è stata pertanto estesa all’appartamento dove in una scatola da scarpe sono stati rinvenuti ulteriori ritagli di cellophane di colore bianco della stessa tipologia di quelli rinvenuti all’interno dell’attività commerciale.

La droga e il materiale rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro. L’arrestato, dopo l’espletamento delle formalità di rito, è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Torchiarolo, operazione ‘Finibus’: la Procura Generale della Repubblica di Lecce ha emesso Ordine di Carcerazione.

I Carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno eseguito il provvedimento restrittivo dell’“Ordine di Esecuzione per la Carcerazione”, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, a carico di Perrone Francesca 33enne di Torchiarolo, che deve espiare la pena residua di 1 anno 10 mesi e 21 giorni di reclusione. La condanna, inflitta a seguito di giudizio abbreviato, scaturisce dall’attività d’indagine convenzionalmente denominata ‘Finibus’ avviata nel marzo del 2015 dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, e finalizzata a disarticolare un gruppo dedito a una fiorente attività di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel complesso, a seguito dell’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, vennero arrestate 15 persone. L’indagine ha inizio nel marzo del 2015 quando una donna di Oria, all’epoca 29enne, viene arrestata perché trovata in possesso a seguito di perquisizione domiciliare di un ingente quantitativo di hashish. Le investigazioni si spostano alla madre della stessa ed altri soggetti collegati, emerge quindi un importante spaccato riguardante il traffico di notevoli quantità di cocaina proveniente dalla Germania e dall’Olanda e destinata alla provincia di Brindisi. Stupefacente che frutta un guadagno imponente, rispetto al prezzo di acquisto alla fonte dello stesso.

I Carabinieri nel giro di pochi mesi di indagini serrate effettuano diversi sequestri di stupefacente, di cui uno di quasi 40 Kg di cocaina suddiviso in 40 panetti abilmente occultati nel doppio fondo ricavato all’interno di una Peugeot 3008. Nel corso dell’operazione saranno nel totale 15 le persone arrestate. Oltre all’importante sequestro dei 40 chilogrammi, nell’ambito delle investigazioni i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato svariate dosi di stupefacente con relativo materiale per la pressatura, pesatura e confezionamento delle dosi abilmente occultate anche all’interno di muretti a secco in varie aree rurali.

Altro importante sequestro nel corso dell’operazione è stato quello della somma contante di oltre 400.000 euro. Questa enorme mole di denaro viene collocata nello zaino di un minore per essere successivamente trasportata in un luogo sicuro, un pollaio. Le banconote vengono messe in un bidone poi sotterrato in una buca. Il denaro viene poi recuperato dai Carabinieri, il proprietario del pollaio, in seguito arrestato, riferì nella circostanza che qualcuno aveva scavato quella buca a sua insaputa.

L’imponente attività gravitava attorno ad una serie di persone, che maneggiavano imponenti quantità di denaro, derivante dalla distribuzione sul mercato locale dello stupefacente, tra le quali Perrone Francesca che dovrà espiare il residuo di pena sopra indicata, in quanto ha già sofferto precedenti periodi di detenzione in custodia cautelare e agli arresti domiciliari. A seguito dell’esecuzione del provvedimento odierno, la donna dopo l’espletamento delle formalità di rito è stata associata nella Casa Circondariale di Lecce.

 

Tuturano, contrasto ai reati predatori nelle aree rurali. Recuperata a San Paolo attrezzatura agricola trafugata ad un agricoltore di Mesagne per un valore di 25.000 euro. Denunciato per ricettazione il possessore.

I Carabinieri della Stazione di Tuturano, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 38enne del luogo per il reato di ricettazione di attrezzatura agricola. I militari nell’ambito di un servizio per il contrasto dei reati predatori commessi nelle aree rurali nei riguardi degli agricoltori, hanno operato una perquisizione in località San Paolo nell’ambito di un’azienda agricola. Nel corso della perquisizione hanno rinvenuto un quadrivomere reversibile, una pala caricatrice e un tiller, parcheggiati in uno spazio dell’azienda recintato. Dagli accertamenti effettuati in banca dati è emerso che le attrezzature agricole sono provento di furto commesso i primi giorni del mese di dicembre 2018 in Mesagne, evento denunciato negli uffici del Commissariato di quella città. Al momento i manufatti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Esattamente 10 giorni addietro, un cittadino ivoriano 24enne è stato deferito per il reato di ricettazione, nella circostanza i militari hanno rinvenuto in Carovigno nel domicilio dell’uomo, che espleta attività di guardiania nei terreni di una masseria, un trattore agricolo gommato marca New Holland. Dalle investigazioni è emerso che il mezzo era stato asportato dal garage di un agricoltore in San Vito dei Normanni. Dopo il riconoscimento e l’espletamento delle formalità di rito, il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietario.

Il fenomeno della criminalità nelle aree rurali in generale, e pugliesi in particolare, merita grande attenzione. Al pari dei reati predatori di microcriminalità, quali i furti di prodotti agricoli, olive, mandorle, uva da tavola, legna, vi sono altre dinamiche criminali di maggiore spessore che colpiscono il mondo rurale e che penalizzano in maniera marcata il comparto. Ci si riferisce al furto di mezzi agricoli e alla finalità estorsiva di tale reato finalizzata al cosiddetto “cavallo di ritorno”, restituzione del mezzo dietro corrispettivo in denaro, o all’immissione nel commercio parallelo, una sorta di mercato nero dei mezzi agricoli, che nella considerazione del loro impiego localizzato esclusivamente in ambito rurale, sfuggono al controllo istituzionale delle pattuglie in quanto i mezzi sono impiegati in territori serviti da assi viari scarsamente battuti. Ecco perché è di fondamentale importanza vincere la paura e denunciare tale tipologia di reati. Necessaria è l’opera di sensibilizzazione costante rivolta agli agricoltori, per due ragioni: la prima per avere l’esatta cognizione dei fenomeni, delle produzioni maggiormente “appetibili”, nonché la localizzazione delle aree di produzione; la seconda serve per orientare l’attività preventiva e repressiva dei reparti avendo chiara la mappatura dei fenomeni. Denunciare quindi, anche in forma anonima, attività che può fare ogni cittadino che ha cognizione diretta di un reato, cognizione avuta anche in maniera occasionale allorquando si notano individui in orari ‘particolari’ fare razzia di prodotti agricoli.

 

N.A.S. di Carovigno, immediatamente esecutiva l’ordinanza di sospensione emessa dall’Asl, relativa all’attività di deposito di mangimi per animali esercitata abusivamente senza la prescritta autorizzazione.

A Carovigno, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, a seguito di ispezione, hanno accertato che un deposito di mangimi per animali era stato attivato senza la prescritta registrazione all’autorità amministrativa. Inoltre, i locali erano sporchi e privi di efficaci programmi di controllo dei parassiti, le finestre non assicuravano una buona tenuta/chiusura, i soffitti e le pareti erano sporchi e impolverati ed invasi da ragnatele e polvere diffusa. Nella circostanza, il medico veterinario dell’Asl presente ha emesso contestuale ordinanza di sospensione immediatamente esecutiva dell’attività abusivamente esercitata. Il valore della struttura ammonta a circa 200.000 euro.

 

Brindisi: 27enne del luogo sorpreso alla guida della vettura di una congiunta senza aver conseguito la patente, denunciato poiché recidivo nel reato. Deferita anche la proprietaria per ‘incauto affidamento’.

A Brindisi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà, per “reiterazione nella guida senza patente”, un 27enne del luogo, controllato in via Ranzoni alla guida dell’autovettura “Fiat 600” di proprietà di una congiunta, sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita. L’uomo era recidivo poiché era già stato contravvenzionato nell’arco del biennio per la stessa violazione. La vettura è stata affidata alla proprietaria che è stata deferita per incauto affidamento del veicolo.

Nella situazione appena descritta la guida senza patente, la cui violazione costituisce un illecito depenalizzato, assume invece carattere penale, configurandosi quale autonoma fattispecie di reato alla quale si applica la pena dell’arresto sino ad un anno. È una delle due ipotesi dell’art. 116 del codice della strada che riveste carattere penale restando esclusa dalla depenalizzazione, poiché è stato accertato un comportamento recidivo nel biennio. In tutte le ipotesi che assumono carattere penale per la reiterazione dell’illecito depenalizzato, in luogo del fermo amministrativo del veicolo, solo nel caso in cui appartenga al contravventore, trova applicazione la sanzione accessoria della confisca, che è l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato. La seconda ipotesi dell’art. 116 che riveste carattere penale concerne la guida senza patente o con patente negata, sospesa o revocata a persona sottoposta con provvedimento definitivo a misura di prevenzione. Nell’ipotesi in cui il veicolo con cui è stato commesso il reato, non appartenga all’indagato, è affidato al proprietario che risponderà di “incauto affidamento”, poiché lo ha affidato o ne ha consentito la guida a persona che non ha conseguito la corrispondente patente di guida.

 

Violazioni relative alla normativa sugli stupefacenti, 3 segnalati alla Prefettura.

In merito all’attività di contrasto all’assunzione di sostanze stupefacenti, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa:

a Brindisi:

–   un 27enne del luogo, sottoposto agli arresti domiciliari a seguito di perquisizione domiciliare gli è stato rinvenuto 1 grammo di marijuana occultato nel comodino della camera da letto.

–   un 36enne del luogo controllato a piedi in contrada Restinco, perquisito è stato trovato in possesso di 1 grammo di hashish occultato all’interno della tasca del giubbino:

–   un 40enne di Ceglie Messapica fermato in via Santa Maria del Casale a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 1,5 grammi di marijuana occultata nella tasca dei pantaloni.

Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.